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’Queste non sono stelle’

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“QUESTE NON SONO STELLE”

Della stella che portate                                         

nessuno di voi, è la luce

ma l’arma radente, il laser

che punta dritto

dal cuore delle masse… ai pupi

 

ed è quello che siamo

senza coscienza, di esserlo

quello che saremo

convinti di “pensare”

al ragionare di opinioni vostre!

 

Ma all’impietoso incedere

del più rigido inverno

quando cadremo spogli

delle nostre facce

come fa l’albero nudo

voi ci rivestirete

con l’uniforme del nulla

perchè dell’ “altro”, ognuno

sia la sua esatta copia

 

snaturati così

alle radici dell’essere

secondo questi miseri schemi

persino l’universo, da noi

si ritrarrebbe muto

 

per questo, si è svuotata la vita

sento allontanarsi, il mondo!

Per questo, spedite e cupe

le nostre stelle incalzano!

 

Ma io, voglio guardare

il loro inganno in faccia

forse… il mio pupo

quest’oggi si alzerà col tuo

a denunciare il cielo

forse… stavolta grideranno

-“queste non sono stelle”- insieme

 smascherandovi tutti!

 

Dunque resterò qui, a guardare

resterò qui, a sperare in quanti  

nella coscienza di un uomo

torneranno alla propria pelle

lasciando decomporre, un pupo

nella fossa ancora calda

dell’orma, che uno di noi

si è finalmente ripresa

 

03/07/12

 Cristina Bizzarri - 11/05/2013 14:35:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

La trovo sorprendente per l’accostamento dell’"alto" con il "basso", per quel suo essere così dolorosa e insieme così piena di speranza,classica e insieme modernissima, territoriale e nel contempo universale. "Ma all’impietoso incedere
del più rigido inverno
quando cadremo spogli
delle nostre facce
come fa l’albero nudo" è davvero un passaggio splendido. Ma mi permetto una piccola osservazione: come in un’altra tua poesia che ora non ricordo, la punteggiatura mi sembra troppo spezzettata,a volte inutile, fuori posto: ma forse questo è da te voluto per creare delle pause, delle improvvise interruzioni al senso e creare, così facendo, un’attesa, una sospensione, in chi legge.
Ciao e complimenti.

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